DM n.82/2020: così non va, l’infermieristica possiede percorsi curricolari specifici e caratterizzanti che devono essere riconosciuti e valorizzati

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A proposito del DM n.82 del 14 maggio 2020 “Modifica requisiti di docenza lauree per Infermieri”, S.I.D.M.I. condivide pienamente la nota del Segretario Nazionale ANDprosan Marcello Bozzi.
Con indignazione dichiara che la decisione assunta dal Ministero dell’Università e della Ricerca è a nostro avviso semplice
mente vergognosa e inaccettabile.
S.I.D.M.I. chiede l’immediato ritiro del decreto e la contestuale attivazione dei concorsi per tutte le cattedre vacanti nonché una rivalutazione dei contingenti attuali per singolo ateneo. Riteniamo che i Cittadini Italiani abbiano diritto ad una infermieristica di qualità.
Il mondo stà investendo sulla Sanità perché l’emergenza COVID19 ha fatto comprendere meglio la sua importanza strategica (noi ne eravamo consapevoli da tempo). Il mondo ha compreso e riconosciuto che l’infermieristica è parte ineludibile della sanità stessa. Oggi bisogna investire su di essa con risorse economiche adeguate.
Oggi tutti possono comprendere che per avere infermieri competenti ci sia bisogno di un numero adeguato di Professori di infermieristica. Tra l’altro in Italia moltissimi colleghi hanno già riconosciuta la necessaria idoneità.
Non è più accettabile che la maggioranza degli attuali insegnamenti sia affidata a contratti temporanei (i cosiddetti professori a contratto).
S.I.D.M.I. crede che l’infermieristica Italiana meriti un ruolo strategico nell’Università e stabilmente rappresentato. Oggi è costituito prevalentemente da una organizzazione didattica fondata sul precariato.

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